La Pro Recco ospite in California: uno scambio culturale all’insegna dei valori dello sport

La Silicon Valley quest’anno è stata scenario della tournée della Pro Recco. Dopo l’esperienza californiana infatti, i ragazzi di Rudic potranno lavorare a Sori dopo quanto di bello hanno potuto vivere nel corso di questo periodo. Molto soddisfatto anche il presidente della Pro Recco, Maurizio Felugo che ha fatto capire come questa esperienza abbia arricchito il bagaglio culturale, oltre che quello sportivo, dei suoi ragazzi. Un’esperienza davvero unica che farà partire la stagione prossima in modo completamente diverso e potendo contare su una serie di nuove esperienze acquisite. La pallanuoto a Berkeley e Stanford è stata vissuta nelle scuole di pallanuoto più note al mondo in modo da riuscire a lavorare insieme ai colleghi californiani.

L’esperienza californiana e le novità della Pro Recco per la prossima stagione

Inizia nuova stagione della Pro Recco insieme ad uno scenario completamente rinnovato, grazie anche all’esperienza californiana. L’idea è quella di proseguire secondo la strada indicata nell’Accademy d’oltreoceano, con la possibilità di poter costruire una formazione in grado di mettere in campo un campionato competitivo. La Pro Recco ha avuto l’opportunità di studiare il dribbling, capire la tecnica del centroboa, riuscire ad avere a che fare con un campione di tutto rispetto come Bijac o Di Fulvio. Un’esperienza molto importante e che ha aiutato nella crescita agonistica.

La “trasferta” nella Silicon Valley per la Pro Recco

La visita oltre ad una formazione di tipo sportivo, ha anche previsto una formazione per ragazzi a 360 gradi. Basti pensare alla visita fatta nella sede principale della Apple, dove nelle diverse piscine in cui sono state delle partite di pallanuoto, la comunità italiana ha abbracciato gli atleti arrivati da oltreoceano. Si parla quindi non solo di sport, ma anche di business in modo tale da poter pensare a una crescita a vari livelli per chi indossa la maglia della Pro Recco. Questo è un esempio di come lo sport può essere considerato un volano di crescita e di sviluppo per i ragazzi anche nel confronto e nella cooperazione con realtà distanti migliaia migliaia di chilometri.

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